Donkey Kong Country Returns

Sulla scia dei seguiti dei giochi di maggior successo, ecco che fa capolino Donkey Kong Country Returns! Con i suoi simpatici gorilla e le sfavillanti banane ci si ritrova ancora una volta catapultati in un mondo di: salti calibrati, barili dai mille usi e musiche scoppiettanti. E' Retro Studios a riproporci un titolo dallo stile fedele alla saga ma aggiornato ad un (vero) 3D a scorrimento lineare. Tutto parte (o meglio riparte) da misteriose e buffe creature in grado di ipnotizzare gli animali dell'isola e spingerli al furto delle preziose banane dei Kong; è questo il "la" semplice e spensierato di un'avventura frenetica, emozionante e dalla difficoltà superiore alla media.

Il gameplay si propone fin da subito estremamente simile a quello dei predecessori con tutte quelle sequenze complesse e da calibrare tipiche di uno stile platform per puristi. L'approccio al gioco è semplice: salti, ostacoli, nemici cartonati e recupero di banane a non finire ma questo non deve trarci in inganno, nella sua immediatezza Donkey Kong Country Returns si mantiene ad un livello qualitativo molto alto. Anche la struttura non cambia: dalla mappa si accede uno ad uno ai vari scenari nonchè ai punti d'incontro con nemici, amici e temibili boss. Il punto di forza di questa rivisitazione è l'estrema cura del dettaglio (segreti, "mezzi" speciali, simpatici animali e bonus a non finire). Tra le (poche) innovazioni troviamo degli interessanti potenziamenti da acquistare e assegnare ai nostri gorilla prima di affrontare le sequenze di gioco (tra queste segnaliamo super Kong, il gorilla bianco).

I vari scenari sono completabili anche con a fianco un compagno nei panni di Diddy che nel single player sta invece sulle spalle di Donkey Kong con il suo portentoso  Jet Pack. A calibrare una difficoltà altrimenti esagerata arriva per i novizi la Super Guida (sbloccabile solo dopo un certo numero di fallimenti consecutivi), un simpatico porcellino che completa per noi il livello (tralasciando i bonus).

Il punto debole del titolo è uno solo: la grafica. Anche se ci troviamo di fronte ad un vero tridimensionale, l'effetto è inferiore all'aspettativa dello stato attuale delle console (troppi poligoni squadrati, texture limitate ed effetti grafici antiquati). Non è in sostanza l'aspetto tecnico della grafica ad esaltare quanto quello più prettamente carismatico; a creare stupore è difatti l'insieme di animazioni, colori e fantasia prorompente. Il comparto audio si rifà ad un punto di vista anni '90, sia dal versante della musica che degli effetti; a tal proposito l'obiettivo degli sviluppatori non è puntare sull'innovazione bensì commuovere e arrivare dritto al cuore dei vecchi nostalgici. Tra ritmi jazzeggianti e versi stereotipati, il ritorno al passato è insomma garantito.

A parte grafica e difficoltà (a cui raramente si è più abituati), il titolo ha pochi difetti, tuttavia, se da un lato è bello veder risorgere vecchi miti del passato, dall'altro si rischia di veder Nintendo vivere ancora una volta di rendita e di trovare facile gioco senza doversi impegnare in termini di originalità. Ad ogni modo, la valutazione che Donkey Kong Country Returns si merita è certamente più che positiva; per un giocatore a digiuno dal mondo scimmiesco dei Kong questo nuovo capitolo si presenta come molto divertente,  per chi invece ha amato la celebre trilogia un imperdibile ritorno all'infanzia.