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Cosa può essere utile nella progettazione
In ambienti marini, lacustri, fluviali (ecc.) può capitare di dover navigare
o semplicemente attraversare zone ricoperte d'acqua al fine di raggiungere
una costa o ad esempio una nave che ci tragga in salvo. La prima cosa da fare è
elaborare (se non per iscritto
almeno a mente) un progetto di ciò che ci apprestiamo a "mettere insieme", fatto questo
occorre procurarsi la materia prima atta ad approntare l'imbarcazione di
fortuna:
- La base galleggiante - Legna (tronchi, più tronchi uguale più
distribuzione dei pesi e quindi maggiore
portata), copertoni, camere ad aria o bidoni di plastica chiusi
ermeticamente (insomma qualcosa
di solido e allo stesso tempo abbastanza leggero da galleggiare).
- Corda - Più corde lunghe e robuste (anche ricavate dalla
vegetazione, di qualsiasi
materiale purchè resistenti all'usura e alla tensione a cui verranno sottoposte);
in assenza di corde e nell'impossibilità di costruirne, la zattera può
essere tenuta insieme anche incastrando saldamente tra loro le parti
compositive del "mezzo".
- Coperture - Se possibile qualcosa di piatto che saldamente
tenga insieme i galleggianti su cui poi stare durante la
navigazione (es. pezzi leggeri di edifici come porte, persiane, ecc.); se
pensiamo che la traversata durerà molto possiamo approntare poi una
qualche copertura a "v" o a "tettoia" (protezione contro sole, pioggia, ecc.).
- Strumenti di navigazione - Sarebbe molto utile una salda e
ampia vela "ammainabile" (ottenuta magari unendo fogliame di gradi
dimensioni, vestiti, coperte, ecc.) e sicuramente uno o più remi/pagaie
(bastoni lunghi e resistenti se si deve attraversare ad esempio un fiume
poco profondo, bastoni medi con delle parti piatte legate a "x" per
tragitti di altro genere); se infine le condizioni lo permettono un
qualcosa di piatto semi-immerso perpendicolarmente sul retro che dia la
possibilità di essere "girato" al fine di alterare la direzione di
navigazione.
Cosa tenere presente nella costruzioneVediamo ora cosa tenere presente durante la costruzione
della nostra "zattera di salvataggio":
- Trasporto e strumenti - Non di secondaria importanza è poi il
poter trasportare fino al luogo di ammaraggio i materiali da costruzione
intatti (senza correre rischi) e soprattutto il poterli "lavorare" (un
coltello è sempre utile ma rocce o oggetti taglienti possono in taluni
casi risultare buoni sostituti; per il "martello" usiamo rocce sferiche di
media dimensione); ricordiamo poi che l'imbarcazione finita potrebbe
dimostrare un certo peso, stiamo quindi vicini alla riva ed eventualmente
costruiamo uno "scivolo".
- I galleggianti - E' possibile usare dei tronchi di media
dimensione e legno leggero, contenitori in plastica chiusi ermeticamente,
pneumatici, camere ad aria, ecc.; se si decide di utilizzare oggetti
gonfiati è buona norma assicurarsi che durante la navigazione non ci sia
qualcosa che li possa forare (spine, scogli, ecc.).
- Coesione - Se i galleggianti e ciascuna altra componente
dell'imbarcazione non sono tenuti insieme in modo intelligente in breve il
tutto cederà agli urti dell'acqua; in assenza di chiodi adatti è comune
l'uso di corde (anche ricavate dalla vegetazione) o i caso estremo di
sistemi ad incastro; nel dare "coesione" ricordiamo un unico principio:
tutte le componenti devono poter subire pressioni almeno dal basso (acqua)
e dall'alto (equipaggio) senza danneggiarsi (usiamo più corda possibile,
facciamola girare e "penetrare" il più possibile attorno a ciascuna
componenti della barca).
- Sicurezza - Risulta spesso utile avere la possibilità di
aggrapparsi a qualcosa di solido, di affrancare i remi ed eventualmente di
chiudere/ritirare la vela; facoltativamente una cesta/scatola ben affrancata
(per trasportare cibo, strumenti per la segnalazione, attrezzi per
riparazioni e/o pesca, ecc.).
- Navigare - Perchè un natante sia minimamente adatto alla
navigazione è necessario che sia più lungo che largo; in secondo luogo,
per stare a galla, se di legno, deve avere una doppia struttura di tronchi
fissati e sovrapposti in direzione opposta (sotto quelli pesanti, sopra i
più leggeri, questo perchè il legno galleggia ma non abbastanza da
sostenere forti pesi; una parte resterà difatti sommersa).
- Resistenza - Prima di effettuare il vero e proprio "ammaraggio"
è indispensabile testare prima su terra e poi in acque poco profonde la
stabilità, la robustezza e la funzionalità della zattera; mai caricare
oggetti inutili, se abbiamo usato del legno come galleggiante ricordiamo
che la massima portata si aggirerà attorno alle 2-3 persone (durante la
navigazione stiamo il più possibile seduti senza danneggiare lo "scafo").
Le indicazioni qui riportate non fanno parte di un vero e
proprio progetto da seguire passo passo (in situazioni di pericolo non
sapremmo come comportarci) ma possono essere considerate come consigli atti
a
realizzare una zattera in grado di resistere il tempo necessario a raggiungere la
propria "salvezza".
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