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Pesci e anfibi pericolosi
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Razza (vedi foto 1) - Le razze sono
genericamente pesci mansueti: non aggrediscono l'uomo nemmeno se
leggermente "infastidite". Ne esistono di vari tipi: quelle più grandi, se
abituate alla presenza umana, potrebbero persino avere un atteggiamento
quasi socievole. Molte specie di razze possiedono tuttavia sulla loro
lunga coda (mai toccarla) un aculeo velenoso. Sempre tra le razze troviamo
anche le mastodontiche Mante (completamente innocue, coda compresa) e le
Torpedini che possono generare "fastidiose" scariche elettriche.
Come difendersi - Evitare di avvicinarsi.
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Pesce Pietra/Scorpione (vedi foto 9) - Simili
agli Scorfani sono tra i pesci più pericolosi: la loro puntura può
risultare letale; in genere non attaccano l'uomo ma occorre fare molta
attenzione a non calpestarli, a causa della loro capacità di mimetizzarsi
sono molto difficili da individuare.
Come difendersi - Mai infilare le mani in anfratti poco visibili.
Evitare di camminare su coralli/scogliere (anche in acque poco profonde) e
se proprio non se ne può fare a meno munirsi almeno di scarpette di
plastica o, in caso di immersione, entrare con le pinne. Se punti:
chiamare un medico, sciacquare l'area colpita in acqua salata (mai in
acqua dolce), immergerla in acqua molto calda (45° gradi per un'ora o
più), togliere gli eventuali aculei dalla pelle con una pinzetta e
disinfettare. Contro il pesce Pietra esiste un antidoto.
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Pesce Leone (vedi foto 2) - Il Pesce Leone è
parente degli Scorfani, dei Pesci Pietra e Scorpione: con questi condivide
infatti la sinistra fama di pesci con aculei velenosi (ne esistono varie
specie). Di solito si muovono di notte ma non è difficile imbattersi in
uno di loro anche di giorno nei pressi ad esempio di anfratti
(corallo/roccia) dove sostano spesso a testa in giù.
Come difendersi - Evitare assolutamente di toccarli (di giorno sono
praticamente immobili e non scappano). Fare attenzione anche quando
si entra in acqua. In caso di puntura: chiamare un medico, sciacquare in
acqua salata (mai in acqua dolce) , immergere la parte colpita in acqua
molto calda (45° gradi per un'ora o più) e togliere gli eventuali aculei
dalla pelle con una pinzetta, disinfettare quindi la zona colpita.
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Murena (vedi foto 3) - Anche di grandi
dimensioni (come la Murena Gigante) possono trovarsi con facilità in acque
poco profonde (ne esistono anche più piccole, in genere dalla livrea più
chiara o variegata). Nonostante l'aspetto minaccioso, l'agitare della
bocca (in realtà si tratta di normale respirazione) e la curiosità (
talvolta vedendo l'uomo escono un po' fuori della loro tana) sono animali
che attaccano solo se impauriti da gesti di scatto e/o maldestri
(importante, e murene appartenenti alle specie più piccole hanno un indole
più nervosa di quelle grandi). La murena non è velenosa (lo è il suo
sangue se ingerito senza cottura) anche se il suo morso (a causa dei denti
aguzzi e ricurvi) ha un effetto lacerante.
Come difendersi - Evitare di avvicinarsi e di toccarlo.
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Serpente Marino (vedi foto 4) - La loro pacifica
indole è inversamente proporzionale al loro veleno. I serpenti di mare
sono tra i più velenosi rettili esistenti (difficilmente si sopravvive ad
un loro morso). Hanno un'indole pacifica ed usano raramente il loro veleno
e in genere solo per cacciare. Trovarne uno è meno impossibile di quanto
si possa immaginare (nota: durante la stagione della riproduzione esce
dell'acqua).
Come difendersi - Evitare di avvicinarsi e di toccarlo.
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Squalo (vedi foto 5) - La maggior parte degli
squali è innocua per l'uomo ma come ogni predatore deve essere trattato
con rispetto mantenendosi a debita distanza. Raramente aggressioni possono
essere inoltre opera di altri pesci di grande taglia come alcune specie
della famiglia dei Sgombridi (ad esempio i tonni).
Come difendersi - Stare alla larga da zone a rischio. Nel caso in
cui ci si imbatta in grandi squali pelagici, quelli che non si incontrano
vicino a riva (tranne che in aree segnalate), la regola generale è: non
farsi prendere dalla paura, non scappare (nessun essere umano può
competere in velocità con uno squalo), non agitarsi (si corre il rischio
di passare per animali feriti) e non sostare in posizione orizzontale (per
non simulare la sagoma di una preda abituale come l'otaria); in caso di
vero e proprio attacco (si spera non accada mai): affrontare l'animale
frontalmente (colpirlo sul muso e agli occhi con dei pugni o, se
possibile, tenerlo lontano con un bastone). Evitare di fare il bagno con
una ferita sanguinante o ad esempio con il ciclo mestruale.
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Barracuda (vedi foto 6) - A largo può capitare
di vedere folti gruppi di Barracuda; esemplari isolati (anche molto
grandi) si possono incontrare a pochi metri dalla spiaggia o all'interno
di porticcioli. Gli esemplari isolati sono abbastanza abitudinari (si
muovono sempre all'interno del loro territorio).
Come difendersi - Questo pesce si ciba di piccoli pesci (come le
acciughe) ed è quindi attirato dai "lampi di luce" che proiettano i corpi
metallizzati quando i raggi di sole li colpiscono (vedi orologi). A questo
proposito è bene quindi evitare di indossare oggetti metallici in mare
(ciondoli, catenine, orologi di metallo o coltelli non oscurati),
potrebbero (soprattutto in acque non limpide) creare attraenti bagliori.
Questo pare sia l'unico motivo che ha spinto alcuni Barracuda ad attaccare
l'uomo con conseguenze anche letali (hanno una dentatura affilatissima).
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Pesce Chirurgo (vedi foto 7) - Le varie specie
di Pesce Chirurgo (anche molto diverse tra loro per colore della livrea e
mole, un po' meno per la forma) sono completamente inoffensive anche se
"disturbate". Si può tranquillamente nuotare in mezzo a folti branchi
senza alcun pericolo.
Come difendersi - Unico accorgimento: evitare di prenderli con le
mani perchè provvisti di affilatissime "lamette nascoste".
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Pesce Gatto Marino (vedi foto 8) - Può
capitare di incontrare tra i coralli dei branchi di piccoli Pesci Gatto
(velenosi) dal colore nero striato di bianco (o argento) riconoscibili per
i tipici "barbigli", non sono aggressivi e anzi in presenza dell'uomo
fuggono.
Come difendersi - Unico accorgimento: evitare di toccarli, sul
dorso, possiedono una serie di spine avvelenate.
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