In ogni gruppo sociale si pone l'esigenza di regolare il comportamento
dei singoli appartenenti allo stesso, tale regolamentazione si sostanzia
nella norma, la quale è, appunto, una proposizione che tende a stabilire
un comportamento condiviso secondo i valori etici presenti all'interno
del gruppo.
I valori etici sono l'insieme di valori morali, norme e costumi di un
individuo o di un determinato gruppo. Sono i fondamenti di ciò che viene
vissuto come buono, giusto o moralmente corretto.
I diritti umani sono diritti soggettivi, rispondono ai bisogni della
società di tutelare la dignità umana, sono assoluti (altrimenti
diventano privilegi di determinati gruppi), definiti e si fondano su
valori etici, cioè gli ideali universali su cui si basa la propria vita
e che stabiliscono le regole che ne permettono il rispetto.
La Dichiarazione dei Diritti umani è stata approvata nel 1948 dall'ONU
con lo scopo di evitare le scoppio di nuovi conflitti bellici. Essa nei
primi articoli ribadisce l'uguaglianza di tutti gli uomini senza
distinzione di razza, sesso, religione e il diritto alla vita, alla
libertà e alla sicurezza della propria persona.
Da un punto di vista giuridico, i Diritti Umani vengono definiti da
convenzioni e leggi internazionali, ma anche dagli ordinamenti giuridici
di numerose nazioni. Va però altresì aggiunto che, secondo molti, la
dottrina dei Diritti Umani va al di là delle singole leggi e forma le
basi morali fondamentali per regolare l'ordine geo-politico.
I più importanti organismi politici che lottano principalmente per la
tutela e la difesa dei diritti umani sono l'ONU e Amnesty International.
Ad ogni modo anche gli stati di diritto, quali l'Italia, sono disposti a
sostenere politiche estere miranti a questo scopo.
Amnesty International è un'organizzazione non governativa sovranazionale
impegnata nella difesa dei diritti umani, il suo scopo è quello di
promuovere, in maniera indipendente e imparziale, il rispetto dei
diritti sanciti nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell'uomo e
quello di prevenirne specifici abusi.
Amnesty International si propone di accertare gli abusi svolgendo
ricerche sistematiche e imparziali su singoli casi di violazione e su
violazioni generalizzate dei diritti umani. Con le conclusioni rese
pubbliche, i soci, i sostenitori e lo staff di Amnesty International
mobilitano la pressione dell'opinione pubblica sui governi e su altri
soggetti allo scopo di porre fine a questi abusi. In aggiunta al suo
lavoro, chiede a tutti i governi di rispettare la sovranità della legge
e di ratificare ed attuare gli atti sulla protezione internazionale dei
diritti umani.
L'Italia ritiene che il rispetto dei diritti umani costituisca la base
stessa per prevenire i conflitti e per favorire la crescita di società
stabili, per questo attua una politica estera basata sulla
collaborazione per favorire la convivenza internazionale accompagnata da
azioni di tutela dei singoli individui, per questo l'Italia si muove in
stretta intesa con l'Europa, decisa a svolgere un ruolo da protagonista
nell'elaborazione di una politica comunitaria di tutela dei diritti
umani.
Questa politica ha trovato la sua consacrazione , con la Proclamazione
della Carta Europea dei Diritti Fondamentali che sancisce l'insieme
delle garanzie e delle libertà individuali cui ogni persona ha diritto
all'interno del sistema europeo e dalla creazione dell'Agenzia Europea
per i Diritti Fondamentali.
Il nuovo organismo, con sede a Vienna, prenderà il posto dell'attuale
Osservatorio sui fenomeni di razzismo e xenofobia (EUMC) ma con un
mandato più ampio: potrà svolgere azione di monitoraggio e raccolta dati
anche al di fuori del territorio comunitario (in particolare nei paesi
candidati a entrare nell'Ue e in quelli con i quali sono stati stipulati
trattati di associazione) con il coinvolgimento delle Ong impegnate
nella tutela dei diritti umani, con la creazione di un apposito forum
(Forum dei diritti fondamentali) nel quale potranno esporre le loro idee.
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