- Articolo - |
||
Scritto da: aFiGoZ | Discuti sul FORUM | ||
ARTICOLO | IMMAGINE | |
Se l'Arte fosse difatti il risultato di un'operazione creativa non vi sarebbe differenza tra un taglio su una tela rifatto dal signor X rispetto ad uno praticato da Fontana. Nessuna differenza pratica ma infinite teoriche, questa non è arte. E' proprio il concetto di unicità creativa che divide l'artigiano dall'artista: il primo difatti si rifà a idee, canoni, significati, il secondo li crea. Non è il "cosa" che conta ma il "come", non la cenere che rimane dall'incendio ma il divampare del fuoco. Tutto ciò che esula dalla creatività ha valore quasi nullo. Nemmeno la riproduzione con lievi modifiche di un'opera altrui non è definibile come Arte: sia che a riprodurla sia un emulo, sia che si tratti dell'autore stesso; il potere intrinseco della creazione viene meno. Anzi, possiamo andare oltre e dire di più: non è Arte neanche ciò che rimane della prestazione artistica; il vero momento della creazione è quell'attimo che sta tra lo sbocciare dell'idea e la sua istanza. In questo senso l'arte, cioè l'idea, non ha prezzo perchè non può essere comprata. Come non significa aver partecipato ad una regata il fatto di aver comprato la barca che l'ha vinta, allo stesso modo non significa possedere l'Arte il fatto di averne acquistato gli "avanzi". Il momento di irripetibile genialità sta per un breve attimo nella mente dell'artista e da lì non può uscire; comprare un'opera può solo dimostrarsi un tributo alla grandezza del suo creatore ma il valore pratico è zero (nel caso di un quadro non c'è ad esempio differenza tra una tela originale e un poster della stessa, si tratta unicamente di un "feticcio").
|
|
|
<< INDIETRO |