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Prima che una coppia si separi vi sono alcuni
campanelli d'allarme, cartine tornasole che dovrebbero metterci in guardia ma
che, il più delle volte, ignoriamo certi di noi e del/della nostro/a partner. In
un rapporto occorre invece in primis sapersi guardare allo specchio
(esteticamente e psicologicamente) e in secondo luogo saper cogliere le reazioni
del/della nostro/a partner ai nostri cambiamenti.
Il cambiamento è la chiave di tutto, se vogliamo restaurare, ripristinare un
rapporto individuiamolo e contrapponiamogli un rimedio.
A tal proposito cercheremo ora di analizzare i più comuni "punti di rottura",
gocce che di per se significano poco o nulla ma che sommate tra loro saturano la
sopportazione nei nostri confronti fino a portare alla decisione di separarsi;
ecco (senza alcuna pretesa di completezza) una lista delle tipiche "metamorfosi"
a cui possiamo essere soggetti:
- Cambiamenti estetici/fisici - Abbiamo messo su pancia? Ci curiamo
di meno? Quanto siamo cambiati/e dal momento dell'innamoramento? Niente più
sport? Cosa "sfregia" la nostra bellezza esteriore?
- Cambiamenti di interessi - Non ci piace più fare tardi? Amiamo
stare più tempo in casa o in luoghi tranquilli? Cerchiamo una vita più
stabile? Ci siamo fatti più posati e meno giocosi? Non c'è più un punto
d'incontro?
- Cambiamenti esterni - Il lavoro/studio assorbe le nostre energie?
Abbiamo degli stress/problemi personali, lavorativi o di salute che ci
rendono tristi e/o scorbutici?
- Fine di una maschera - Abbiamo smesso di recitare un ruolo? Ci
siamo bloccati in qualcosa che non siamo più in grado di gestire? Ci siamo
ritrovati/e a dover ammettere grandi errori/bugie? Si tratta di una
relazione di comodo?
- Cambiamento di sentimenti - Ci sono stati dei tradimenti? Ci sono
troppe pretese e poca condivisione di se? Non è più amore ma solo affezione?
Non c'è più mistero, fiducia o rispetto? Ogni aspetto della vita di coppia
diventa ripetitivo?
A grandi linee queste sono le problematiche più
comuni che (purtroppo) inducono una storia d'amore a sgretolarsi; ebbene, per
non rimanere vittime di una rovinosa frana occorre mettere argine per tempo a
ciascuna pietra che, sommata ad altre, potrebbe distruggerci senza scampo.
Inutile dire che, come avviene appunto in ogni campo, prevenire è meglio che
curare: non a caso quando iniziamo ad essere consci di questi ostacoli potrebbe
essere già troppo tardi. Ad ogni modo non perdiamoci d'animo, ecco alcune
soluzioni ai problemi che, se seguite alla lettera, con costanza, impegno e
decisione possono senza dubbio portare risultati inattesi:
- Niente parole - I problemi non si risolvono dando colpe, urlando,
lamentandosi o "girando frittate", non facciamo promesse ma agiamo, usiamo i
fatti per raggiungere degli scopi ben precisi. Non facciamo pesare il fatto
di cercare di riparare a dei danni, tutto deve essere completamente
naturale.
- Estetica - Se non siamo più attraenti come un tempo cerchiamo di
scoprire cosa ci distingueva, o meglio, cosa effettivamente ha fatto colpo:
un modo di vestirci speciale? Un fisico perfetto? che taglio di capelli? Che
stile? mettiamoci a dieta e miglioriamoci rispetto ad allora o almeno
cerchiamo di pareggiare il passato fascino.
- Interessi - Usciamo, cambiamo aria, riscopriamo i vecchi
interessi o meglio creiamone di nuovi sullo stesso piano e anche se il/la
partner cercherà inconsciamente di scoraggiarci non demordiamo e anzi
coinvolgiamolo/a, diamogli/le modo di entrare da coprotagonista nel nostro
nuovo mondo.
- Fattori esterni - Anche se ci sono influenze esterne che minano
la nostra persona, cerchiamo (per quanto possibile) di metterle da parte, di
isolarle nel tempo e nello spazio, di fare buon viso a cattivo gioco e
soprattutto di esaltare gli aspetti positivi della vita; in una parola
tentiamo di regalare sorrisi e leggerezza anche se tutto ci porta alla
deriva opposta.
- Maschere - la finzione ha un peso, è un grave che diventa via via
sempre meno facile da portarsi dietro: se abbiamo indossato una maschera che
pian piano perde la sua consistenza non ci resta che prendere la decisione
di gettarla e, a volto scoperto, decidere se mostrarci per ciò che siamo o
chiudere del tutto il rapporto.
- Sentimenti - A cosa si è ridotto il rapporto? Che cos'era prima?
Attrazione sessuale? Desiderio di conquista? Di autoaffermazione? Simpatia?
Affezione? Ammirazione? C'è modo di ripristinare o accrescere quel
"qualcosa" di partenza che ci ha uniti? Ne vale la pena o ci aspettiamo
altro da un/una relazione sentimentale? Mistero, fascino e rispetto sono
merci molto preziose, possiamo ritrovarle o crearne di nuove?
Lasciarsi è sempre difficile, anche se l'amore si
è dissolto l'affezione talvolta ci lega più di quanto crediamo, forse occorre
fare un tentativo, portare avanti uno sforzo serio e completo di ricomporre il
"puzzle"; provare ci può dare la tranquillità di non aver lasciato nulla di
intentato. Se nemmeno questo ultimo sforzo ha un senso non c'è che il distacco,
doloroso ma necessario.
Per quanto sembri una
frase fatta, nel mondo ci sono davvero miriadi di persone, con qualità, idee e
caratteristiche che potrebbero farci più che felici, dobbiamo solo buttarci
nella folla e
aprire gli occhi, senza pregiudizio e senza mai voltarci indietro.
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