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La mano chiusa
In qualsiasi tipo di storia capita (anzi deve
capitare) di trovarsi a dover disegnare una mano stretta a pugno:
dalle classiche scene di lotta a quelle che necessitano supporto
espressivo in contesti drammatici. Da qui l'esigenza di studiare
a fondo l'espressività delle mani e di non dare mai per scontata la
posa, la visibilità e le deformazioni delle dita...
Tutorial sul disegno manga
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FIGURA 1
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Immagini di esempio
1) come primo passo decidiamo che
tipo di posa vogliamo far assumere alla nostra mano in relazione
al significato che vogliamo darle (in questo tutorial adotteremo una
disposizione tipicamente da
combattimento);
2) definita l'idea
di partenza tracciamo lo scheletro tecnico della mano (cercando di
mantenere linee singole, nette e sottili onde evitare confusione, fig.1A);
fatto questo applichiamo i
muscoli come di consueto con dei cerchi (fig.1B);
3)
prima di passare all'ultimo passaggio teniamo presente che:
- se chiusa a pugno la mano si comprime e cambia volume/forma
(soprattutto in prossimità del mignolo);
- se la mano si avvolge a pugno tutte le unghie, esclusa
quella del pollice, si nascondono nel palmo della mano;
- nel pugno il pollice si sovrappone alle dita piegate e va a
serrare indice, medio ed eventualmente metà anulare;
- una mano semichiusa o chiusa in modo normale ha un volume
maggiore di una serrata;
- quando le dita entrano a così stretto contatto con gli
strati di pelle questi si deformano, si tendono e si accumulano;
4) a questo punto non ci rimane
che definire i dettagli di quello che sarà il tratto definitivo;
nell'ultimare il nostro pugno prestiamo particolare attenzione
alle componenti più "insidiose" della mano:
- lo strato di pelle tra l'indice e il pollice con le sue
deformazioni e appiattimenti (fig.2D);
- il numero di nocche e di dita effettivamente visibili
dall'inquadratura (fig.2D e F);
- la lunghezza delle pieghe delle falangi e lo spessore delle
dita in posa (fig.2D, F e H);
- le parti (dita, palmo, ecc.) che si intravedono e/o si
trovano in secondo piano (fig.2E, G e H);
- la forma, la posizione, la dimensione e il rilievo delle
unghie sulle dita (fig.2E, F e H);
- gli accenni di ossatura sotto pelle a livello di falangi e
nocche (fig.2E e F);
5) concludiamo infine con una serie di
spunti, idee e consigli:
- la mano di un guerriero è grande, le dita sono larghe e
voluminose, anche ossa sporgenti e vene sul dorso sono molto accentuate;
- una mano "cicciotta" si allargherà maggiormente nella parte opposta al pollice descrivendo una curva esterna;
- a falangi ossute corrisponde sempre una linea di contorno
con lieve concavità verso l'esterno;
- in una mano più "in carne" non vi è concavità nelle falangi,
in una in sovrappeso lievemente verso l'interno;
- a dita più lunghe corrispondono pugni chiusi più voluminosi e
viceversa a dita più piccole più ristretti.
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