Il braccio di una persona normale, giovane o vecchia, maschio o femmina che sia è un lavoro abbastanza semplice sul quale è facile ottenere dei buoni risultati; questo arto non richiede difatti esperienza o abilità particolari. La difficoltà aumenta però in presenza di soggetti muscolosi...
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FIGURA 1 |
1) iniziamo subito con il dire che le proporzioni dell'avambraccio sono due volte la testa in altezza mentre quelle della parte superiore sono idealmente di una testa e mezza; detto questo scendiamo sul lato pratico, in figura 1 possiamo vedere:
2) imparare a disegnarne i fondamentali del braccio C (fig.1) può risultare utile anche per la realizzazione di soggetti fisicamente meno "prestanti" e quindi più semplici (es. uno studente medio); impariamo a conoscere una muscolatura sviluppata per poter poi riprodurne di meno prestanti;
3) mentre diamo forma al nostro soggetto è importante ricordare che il braccio non è qualcosa ce si muove in maniera statica bensì esso è caratterizzato da tensioni e rilassamenti dei vari muscoli che lo compongono: prendiamo quindi spunto dal movimento del nostro stesso braccio;
FIGURA 2 |
4) in figura 2 sono messe in evidenza tre diverse tipologie di braccia, notiamone le differenze (trascurando le mani inserite solo per una questione di realismo):
5) nel punto A (fig.2) il braccio è molto segnato e pieno di articolate ombreggiature, nel punto B tutto si semplifica e si restringe, nel punto C invece, rispetto al precedente, cambia il volume del bicipite, del tricipite (si restringono) ma soprattutto il tutto assume toni più dolci (es. la spalla);
6) nel caso in cui si debba disegnare una donna "sportiva" (senza esagerazioni) si può scegliere anche il braccio B (fig.2);
7) se invece si desidera dar vita ad una vera e propria guerriera sarà sufficiente prendere il braccio A (fig.2) e addolcirlo leggermente nella "spigolosità" dei suoi tratti; la scelta dipende dalla circostanza e dal genere di fumetto che si va a realizzare.