I liquidi che colano come il sudore, il sangue o la saliva sono elementi molto particolari che possono dare forte realismo alle proprie composizioni ma che spesso vengono del tutto trascurati (a volte persino da professionisti) e resi quindi in maniera poco elaborata; la motivazione è data dal fatto che riprodurre il movimento di piccoli quantitativi ad esempio di acqua è molto difficile: la coesione delle molecole di H2O rende meno "immediata" l'impostazione della scena...
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FIGURA 1 |
1) iniziamo subito stabilendo dove e in quali circostanze il nostro liquido (acqua in questo primo esempio) deve scorrere o stazionare (superfici curve, spigolose, lisce, ecc.); in figura 1 sono presenti degli esempi (in realtà non molto ben realizzati);
2) una volta stabilita la "base d'appoggio" passiamo in rapida rassegna le regole basilari:
FIGURA 2 |
3) prendiamo ora in considerazione tre forme tridimensionali (fig.2): la sfera, il parallelepipedo e un solido irregolare; su questi tre oggetti immaginiamo di posizionare un liquido con una densità un po' più alta dell'acqua pura (ad esempio la saliva);
4) sulla sfera (fig.2) si nota con facilità che il fluido segue l'andatura del solido e si adagia sul fondo creando "cumuli irregolari" appoggiati alla superficie curva;
5) per quanto riguarda il parallelepipedo (fig.2) diciamo che anch'esso deve evidenziare delle microimperfezioni (che dobbiamo immaginare noi) che devino il flusso dei filamenti;
6) la stessa cosa vale per il solido irregolare (fig.2) che però, presentando piccole rientranze, ci costringe a far si che il liquido coli anche dagli estremi delle "punte" in maniera realistica;
7) usiamo quindi la solita tecnica dei filamenti facendo attenzione però alla gravità: il liquido, se non aderisce a nessuna parete, deve cadere assolutamente in maniera perpendicolare al piano sottostante (in verticale);
8) per concludere può essere una buona idea quella di mettere: riflessi, luci e ombre (fig.2): più marcate tanto più il solido deve risultare denso/corposo.