La base/struttura portante che ogni buon paesaggio da esterno deve avere è: l'essere totalmente in "accordo" con le figure che svolgono l'azione interna alla vignetta in questione. Si deve creare insomma un equilibrato connubio tra soggetto e ambiente (ad esempio per accentuare un sentimento, una situazione, ecc.)...
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FIGURA 1 |
1) per prima cosa, prima di iniziare a disegnare, è necessario stendere mentalmente un progetto (fig.1):
2) l'ultimo passo da compiere consiste invece nel decidere come e dove devono essere posizionati gli oggetti secondari (alberi, edifici, rocce, terreno, comparse, ecc.) in relazione ai personaggi centrali della scena (fig.2);
3) gli oggetti secondari devono essere disposti in maniera omogenea ed equilibrata sui tre assi (x, y e z) fino ad arrivare a creare una specie di "cornice complementare" (fig.2);
FIGURA 2 |
4) durante la realizzazione del lavoro è importante tener conto dei seguenti punti (fig.2):
5) gli oggetti secondari non devono essere concentrati nel riquadro della vignetta ma devono, almeno in qualche caso, uscire dall'inquadratura corrente (ciò rende minimamente l'idea di continuità del paesaggio);
FIGURA 3 |
6) il cielo, se nuvoloso (fig.3), deve seguire l'andamento degli oggetti secondo la prospettiva vigente, in alternativa, se il cielo deve risultare sereno, è buona norma farlo sfumare dal basso con un colore scuro per poi giungere verso l'alto con una gradazione più chiara;
7) il soggetto (qualunque esso sia) deve occupare lo spazio a disposizione (come anche in una fotografia) in maniera equilibrata: i personaggi possono essere "tagliati" solo in caso di primi piani e/o particolari circostanze;
8) al fine di raggiungere la "perfezione" della tecnica è di grande aiuto ispirarsi copiando paesaggi naturali realmente esistenti (presi da: cartoline, giornali, dal vivo, ecc.).