Perchè una scena risulti davvero efficace è importante che lo spazio in cui i soggetti sviluppano la scena sia assolutamente credibile, per ottenere questo risultato è quindi necessario imparare a gestire posizionamenti e inquadrature in relazione a ciò che accade o deve essere focalizzato dallo spettatore...
<% 'ADV_ORGANIZER 1.0 | formato, categoria, base, altezza, unico, disposizione, voto, dove, numero,tipo,refresh,output response.write(organize_adv(0,categoria,120,240,215,,9,,1,1,1,)) %> | |
FIGURA 1 |
1) in questo tutorial andiamo a prendere in analisi le varie distanze della camera da ciò che è il nostro soggetto (in questo caso la faccina sorridente e la poltrona, figura 1A cerchiata in verde);
2) in figura 1B possiamo vedere l'ultra-wide shot, un'inquadratura che risulta utile per dare un'idea completa di un ambiente (es. in apertura/chiusura di una scena) dando solo una vaga idea della posizione del soggetto (che in taluni casi può anche essere del tutto assente):
3) in figura 2C possiamo vedere il wide shot classico, utile per le scene di movimento che necessitano una chiara visione dell'azione in corso:
FIGURA 2 |
4) in figura 2D andiamo ad analizzare il cosiddetto mid shot, utile per le parti discorsive comuni (con due o tre personaggi in gioco, il tipico mezzo busto):
5) in figura 3E andiamo ad inquadrare il soggetto con il close-up shot, fondamentale per definire i volti dei personaggi nella mente degli spettatori e per dare tono ed esaltazione alle scene (in lunghi discorsi si alterna al mid shot):
FIGURA 3 |
6) in figura 3F vediamo infine l'extreme close-up shot, serve per concentrare al massimo l'attenzione dello spettatore su un particolare del soggetto (es. occhi, naso, bocca, ecc.); sui volti più che a per scopi d'immagine, in genere si utilizza per focalizzare un concetto espresso dall'azione (una battuta sagace, un sorriso maligno, l'annusare, ecc.):
7) ogni vicenda deve essere studiata con un alternarsi di inquadrature e distanze in maniera da aiutare ed esaltare quello che i personaggi devono trasmettere attraverso l'azione; un anime privo di cambi di inquadratura non può che risultare ripetitivo e poco interessante, la variazione aiuta l'intreccio a spiegarsi e a mantener viva l'attenzione nello spettatore.