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Di sicuro il più bel disco dei Dream Theater, questo disco costituisce
l'icona del progressive metal ed è divenuto con gli anni leggenda. Il
gruppo che arriva dall'esperienza con i Majesty e dal primo disco When
Dream And Day Unite è ormai maturo e riesce a dare il meglio di se.
Sotto il piano tecnico c'è solo da osservare l'incredibile maestri dei
vari componenti e la precisione, una precisione che però non va a
discapito di un tiro ed un'energia trasmessa comunque molto alta. Come
sempre John Petrucci riesce a fare cose meravigliose con la sua
chitarra, John Myung sempre preciso crea delle bellissime linee di
basso, Portnoy va più a tempo di un metronomo e trasmette molta carica
con la sua batteria, Moore è ottimo alle tastiere e contribuisce a gran
parte del disco, James La Brie ancora in grandissima forma nel 1992
sfodera la sua bellissima e potentissima voce.
Tutti i pezzi sono ottimi e vale la pena esaminarli uno ad uno. Pull me
under: Un pezzo storico che è diventato poi l'icona e la canzone più
famosa dei Dream Theater, questo brano grande connubio di tecnica e
carica energetica è veramente incredibile, da ascoltare assolutamente.
Another Day: Ottimo lento, ben riuscito, ben cantato e con una grande
leggerezza suonato. Take The Time: Un'altra grandissima Track, i tempi
della canzone e la sua difficoltà tecnica la rendono per intenditori ed
orecchi fini sebbene non risulti pesante e invece facilmente
orecchiabile. Surrounded: Altro stupendo brano in cui toni alti la fanno
da padrona e fanno risultare la canzone piacevolissima e da cantare a
squarciagola. Metropolis part 1: Pezzo assolutamente incredibile,
bellissimo per la sua tecnica fa restare con il fiato sospeso
dall'inizio alla fine, bellissime le linee vocali. Under a Glass Moon:
Un brano che in mezzo ad un disco perde un po'... e forse il brano meno
bello del disco ma questo non vuol dire che non sia altrettanto carino,
atmosfere e suoni un po' più scuri lo rendono comunque bello. Wait For
Sleep: Tastiera e voce in questo pezzo tranquillo la fanno da padrone.
Learning To Live: A mio giudizio il brano più bello dell'intero cd,
esaltante, brillante, stupendo, con assoli di chitarra e tastiera che
non vi stancherete mai di ascoltare, un pezzo lungo dodici minuti che
però scorrerà piacevole nelle vostre orecchie.
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