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Lasgo
Vocalist: Evi Goffin
Producers: Peter Luts, Dave McCullen
Lasgo č un progetto musicale dance composto dalla bella e talentuosa
cantante Evi Goffin e dai due producers Peter Luts e Dave McCullen,
tutti provenienti dal Belgio.
La loro musica appartiene al filone, purtroppo troppo snobbato dal
nostro mercato discografico, della eurodance con forti influenze vocal
trance. Le caratteristiche del genere sono abbastanza standard per ogni
gruppo: "solite" canzoni in scala di Do, dal caratteristico suono
"happy", "soliti" tempi in 4/4, "soliti" strumenti elettronici, "solito"
basso in upbeat, "solito" hypersaw dalle melodie che tanto sanno di "gią
sentito". Detto questo, scopriamo che la proposta del formidabile trio
belga supera di molto gli stilemi ormai quasi obsoleti del genere
eurodance. I due producer sanno creare album ricchi di varietą sonore e
piene di climax ed emozione, non solo di melodie scontate e ritmi base.
La scelta degli strumenti elettronici č sempre azzeccata e le linee di
basso non sono mai cosģ come ce le aspetteremmo, pur senza rendere
fiacca la base ritmica. In sostanza, evitando sconclusionate ritmiche
non ballabili, i producer rinnovano un po' le basi costruendo le canzoni
in modo molto pił efficace. Sono molti i passaggi lenti e senza il
consueto 4-to-the-floor, cosa che farebbe immaginare a pezzi troppo poco
organici e difficilmente ballabili, ma gli artisti fiamminghi sanno come
trasformare in un espediente vincente un passaggio lento, in modo da non
rendere troppo monotona la canzone ma senza nemmeno far perdere il
"feeling" dance. Nota di merito alla voce di Evi che, oltre ad essere
una ragazza indubbiamente bella, ha una voce che si addice molto al
genere, mai troppo forte e decisa ma nemmeno troppo dolce. Una carica di
energia mista a una dolcezza tipicamente femminile fanno della giovane
cantante un talento che nel progetto Lasgo esprime appieno le proprie
potenzialitą, pur non facendo sfoggio di astrusi tecnicismi
assolutamente non richiesti.
Ascoltare un album del trio belga non č soltanto un modo per rilassarsi
o trovare la carica per ballare, e non necessariamente questa č musica
da vivere solo in un dancefloor. I due dischi "Some Things" e "Far
Away", forti delle stratosferiche vendite (ben 5 milioni di copie), non
annoiano e non stancano, e sanno comunque essere attuali, aspetto molto
importante in un genere come questo in continua evoluzione. Peccato
davvero che il mercato italiano sia troppo "contaminato" dall'hip hop,
dall'r'n'b, dalla house, generi comunque molto apprezzabili, soprattutto
sul dancefloor, e non possa godere appiendo di questi piccoli
capolavori. In ogni caso, perdersi delle chicche come questa č davvero
qualcosa di quasi imperdonabile. Magari non sentirete questi pezzi
passare nelle discoteche nostrane, ma almeno provate a dargli un ascolto
dalle vostre casse, chissą che magari a qualche dj un po' temerario non
venga voglia di provare a mettere su uno di questi brani durante qualche
serata... e chissą che non si scopra anche noi il piccolo grande mondo
della vocal trance europea!
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