Il software di recupero dati HD FIT
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Domanda
Come funziona il recupero dati?
Risposta
Possiamo dividere l'operazione di recupero dati da
un hard disk (ma anche penne USB o supporti simili) in due categorie:
software e hardware. La parte software è una ricerca preliminare di dati sul
supporto danneggiato, in particolare si basa sulla ricostruzione del
filesystem originale (FAT16, FAT32, NTFS e altri) o sulla semplice
individuazione di firme di tipi di file noti, ad esempio
tutti i file PDF iniziano con la stringa di caratteri "%PDF" (per altre
informazioni consultare l'articolo
sul recupero di file CHK). Metodi molto più sicuri e di maggiore
efficacia sono quelli che si possono applicare, ad esempio in un contesto
RAID-1, dove tutti i dati sono replicati più volte in
maniera identica su supporti fisici distinti, permettendo il completo
recupero dei dati in caso di danneggiamento di uno dei due. Infine vi
sono poi una serie di tecniche avanzate che richiedono strumentazione
specifica, un laboratorio di elettronica e la cosiddetta
camera bianca dotata di filtri dell'aria HEPA
ad altissima efficienza. La purezza dell'aria in questa stanza è
approssimativamente 50'000 volte più pura di quella che respiriamo
normalmente in città, e persino più pulita di quella richiesta da una sala
operatoria. Gli operatori che vi lavorano vi accedono solo con camici,
copriscarpe, cuffie e mascherine sterili. Grazie a tutte queste precauzioni
è possibile aprire il disco rigido senza rischiare di depositarvi ulteriore
polvere e quindi danneggiarlo ancora maggiormente. In genere le aziende
che operano questo tipo di servizio suddividono il recupero in due fasi: una
prima fase di analisi approfondita in cui si valuta lo
stato del disco e la possibilità effettiva di recupero dei dati (spesso
viene già fornita una lista completa dei file che possono essere recuperati)
e in seguito il completo recupero dei dati e di
ricostruzione del filesystem, con conseguente copia dei dati su un supporto
nuovo, in genere CD o DVD.
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