- Recensione videogioco -
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VIDEOGIOCO: Alan wake | GENERE: action/survival horror | COLLABORA: Recensire un videogioco | |||||
DATI TECNICI | VOTO (0-10) | ||||
Casa | Remedy | Distributore | Microsoft | 7.8 | |
Sviluppatore | Remedy | Multiplayer | n/a | ||
RECENSIONE | SCREENSHOT | ||||
Alan, il personaggio che interpretiamo, non è un soldato scelto o un guerriero dalle abilità speciali ma un impacciato uomo comune con tutti i limiti e gli handicap che questo comporta. Anche per quanto concerne gli armamenti non ci dobbiamo aspettare cannoni, bazooka o ritrovati ipertecnologici, le uniche difese da opporre al l'oscurità dilagante sono pistole, fucili da caccia e più strumenti di illuminazione (torce, razzi segnaletici, ecc.). Proprio la luce fa si che i nemici possano essere abbattuti e sconfitti; altro aspetto survival-horror è dato dalla scarsità dei colpi/batterie che ciascuno strumento/arma può contenere, parliamo quindi di una necessità incalzante di dover ricaricare munizioni e pile mentre i nemici avanzano senza scampo. Nettamente suddiviso tra sezioni esplorative diurne e action notturne, il gameplay non presenta particolari caratteristiche innovative: abbiamo un protagonista lento nei movimenti e assediato via via da oggetto "stregati" e da assembramenti di autoctoni armati di oggetti improvvisati (pale, asce, ecc.). Perdere è piuttosto improbabile ma a compensare questa "linearità" di gioco vi sono due livelli di difficoltà in più, l'ultimo dei quali ("incubo") contiene degli inserti speciali (un'interessante spinta ad accettare una sfida ulteriore). Le lacune più evidenti si manifestano nelle sequenze di guida, poco interessanti, fuori tema e decisamente limitate. La grafica è molto curata, apprezzabili gli ottimi i modelli 3D sia principali che secondari; l'unica pecca è che, in tanta ricerca di realismo "poligonale", è stato dimenticato l'aspetto più importante: il movimento, le animazioni; in alcune sequenze la mancanza è più evidente che in altre, si veda soprattutto la mimica facciale, deprecata da atteggiamenti poco coerenti, poco concentrati e vagamente "legnosi". Altro aspetto invece positivo è dato dalla gestione della camera che offre anche in momenti complessi visioni cinematografiche d'effetto. D'impatto anche la vastità e il dettaglio offerto dall'ambiente circostante all'azione. Il comparto audio segue molto bene la narrazione, dai monologhi, agli effetti (fruscii, vento, ecc.) ai cambi d'atmosfera musicali. Il sonoro aiuta insomma ad accrescere il livello di coinvolgimento del giocatore. Il doppiaggio italiano ha in certe sequenze qualche limite ma non danneggia l'idea d'insieme. L'impostazione di Alan wake è in definitiva molto interessante per due motivi: la cura estrema del dettaglio (caratterizzazione dei personaggi, ambientazione, ecc.) e l'impostazione narrativa simile ad un telefilm (si veda Twin Peaks e X-FIles). Quest'ultimo aspetto può essere per taluni un punto di favore, per altri una mancanza, se difatti ci si aspetta un'esperienza alla Resident Evil fatta di adrenalina, paura e complicazioni a non finire non si può che rimanere delusi, se da un'altro punto di vista si decide di vivere il gioco come un'esperienza narrativa "aumentata" dall'interazione non si può che rimanere soddisfatti.
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TABELLA DI VALUTAZIONE GENERALE (0-10) | AUTORE | ||||
Grafica | 7.6 | Longevità | 7.0 | ________ <§ =>aFiGoZ<=§> CI NUTRIAMO DI INFORMAZIONI... --------------- |
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Sonoro | 7.9 | Giocabilità | 7.8 | ||
Carisma | 7.7 | Voto finale | 7.8 | ||
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