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Perchè un ricoveroLo scopo principale
per cui viene costruito un ricovero, fondamentalmente, è quello di
conservare il più a lungo possibile il corpo proteggendolo dagli elementi
naturali (rimanere caldi, asciutti e in forze). Sarà quindi basilarmente
necessario:
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Avere spazio per
accendere un fuoco.
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Dar vita a strutture sufficientemente grandi da
garantire una certa comodità nei movimenti ma non tanto da disperdere il
prezioso calore prodotto (ad esempio dall'accensione di un fuoco).
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Altra esigenza irrinunciabile è quella di garantire una
continua ventilazione che impedisca nell'area d'azione l'accumulo di
ossido di carbonio (generato dalla combustione).
Come procedere: quali le scelte e su cosa riflettereLa realizzazione di un ricovero sicuro non risulta
un'impresa impossibile ma necessita inevitabilmente l'applicazione di alcune
norme teoriche e pratiche molto importanti:
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Pericoli naturali - Il riparo deve situarsi in
aree sicure rispetto a pericoli naturali (quali valanghe, piene di corsi
d'acqua, caduta massi, ecc.); evitare quindi canaloni letti di fiumi
(ecc.).
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Punto strategico - Individuare un punto
strategico tale da avere a portata: fonti idriche, di cibo e legna (non
troppo vicine ovviamente); deve essere possibile reperire: cibo (vegetale
ed eventualmente animale), materiale da ardere e da utilizzare per la
costruzione (sia del riparo sia di utensili).
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Risultare visibili - Se ci troviamo in
difficoltà, la locazione che scegliamo deve inoltre essere il più
possibile visibile da eventuali soccorsi; è solitamente conveniente
cercare un luogo vicino ad un bosco (non propriamente al suo interno, si
rischia di non essere visti).
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Variabili d'ambiente - Tenere sempre presenti le
"variabili" di "stagione" e di "locazione" (condizioni climatiche,
animali, insetti, ecc.) e reagire di conseguenza; a seconda della stagione
e del clima scegliere ad esempio la cima di una collina (in climi
tropicali, per il benefico effetto della ventilazione che terrà lontani
insetti e calore) o il riparo di un costone roccioso; in inverno e in zone
impervie scegliere aree al riparo: dal vento, dal freddo e dalla neve.
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Il terreno - La pendenza del terreno non deve
essere esagerata; i terreni scoscesi potrebbero provocare slittamenti o ad
esempio dannosi scompensi dovuti all'irregolare circolazione sanguigna
durante il riposo.
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Umidità - In caso di permanenza prolungata
(soprattutto notturna) controllare l'umidità della zona; se esiste scelta,
sono sconsigliate le zone paludose che, oltre ad essere umide sono molto
probabilmente popolate da insetti con i quali sarebbe problematica una
"convivenza".
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Per quanto - Approntare il ricovero (solidità,
studio dei dettagli, ecc.) in base al tempo che si calcola di restarci; il
tempo di permanenza nel luogo è fattore importante per decidere il grado
di accuratezza dell'organizzazione.
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