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Guida alla balneazione
Come fare il bagno in mare, in un fiume o in un lago in piena sicurezza

Ecco alcune regole semplici ma importanti per potersi godere un bagno in mare (ma anche in un fiume, in un lago, nell'oceano, ecc.) in tutta sicurezza:

  • Digestione - Mai entrare in acqua prima di aver digerito (aspettiamo almeno 2 ore per un pasto normale, 3-4 per uno più sostenuto), quando entriamo evitiamo le escursioni termiche troppo brusche, meglio bagnarsi pian piano (in tal modo si evita la sincope digestiva).
     
  • Tuffi -  Mai tuffarsi prima di essersi bagnati del tutto in modo graduale, mai lanciarsi dagli scogli, in acque torbide o di cui non si è in precedenza ispezionato il fondale (sotto il pelo dell'acqua potrebbero esserci conformazioni impreviste, ostacoli o scarsa profondità).
     
  • Come bagnarsi - Il modo più corretto di entrare a contatto con l'acqua è quello di bagnare prima la nuca, l'addome e il petto, il tutto naturalmente prima di immergersi completamente. Se abbiamo fatto attività fisica, entriamo in acqua più lentamente (in tal modo si evita la sincope da idrocuzione).
     
  • Condizioni psicofisiche - Se avvertiamo debolezza, malori anche lievi o abbiamo difficoltà nella deambulazione non entriamo in acqua da soli o se è il caso non entriamo affatto. Se abbiamo problemi di salute o handicap facciamoci assistere. Non entriamo se siamo sotto l'effetto di alcool o stupefacenti.
     
  • Distanze - Su uno specchio d'acqua le distanze risultano facilmente falsate, non pretendiamo senza allenamento di compiere lunghe traversate, appena avvertiamo stanchezza è d'obbligo tornare indietro (calcoliamo che all'andata va sommato il nuoto del ritorno); in genere non ci si deve allontanare dalla costa (senza natanti) più di 200m o comunque non si deve superare i galleggianti che delimitano l'area di balneazione.
     
  • Sole - In acqua e a riva la rifrazione dei raggi ultravioletti è molto più forte che in condizioni normali, evitare di esporsi eccessivamente nelle ore vicine allo zenith del sole (in genere tra le 11.30 e le 15.30); spalmare la crema protettiva 2 ore prima di esporsi, ogni 2 ore e (escluso il caso di composti idrorepellenti) dopo la balneazione; proteggere anche gli occhi con lenti scure in grado di bloccare i raggi UV.
     
  • Indicazioni e bandiere - La bandiera verde indica bagno ideale, quella gialla balneazione prudente, rossa indica pericolo e divieto di entrare in acqua. Meglio evitare bagni e immersioni notturne se non espressamente organizzate da enti locali.
     
  • Fondale - In presenza di fondale roccioso o per camminate sugli scogli indossare dei sandali di gomma. Attenzione a dove mettiamo i piedi, potremmo incappare in oggetti, conformazioni o molluschi pericolosi.
     
  • La corrente - meglio non entrare in acqua quando il mare è mosso o c'è forte vento: anche se in condizioni psicofisiche normali non ci sarebbero problemi, potrebbero insorgerne in caso di malessere. In aree con fondale roccioso o rocce sporgenti mai immergersi se la corrente è anche solo di media intensità (è molto facile procurarsi dei tagli).
     
  • Temperatura - Meglio non immergersi per più di poche manciate di secondi in acque gelide, il corpo rischia l'assideramento poichè non più in grado di mantenere inalterato il calore corporeo interno (37°).
     
  • Supervisione - Le spiagge più sicure sono quelle controllate dal soccorso marino, se non si è in grado di nuotare agevolmente è importante non sostare in acque dove non si tocca e non sorvegliate; per i minori è importante che vi siano degli adulti a distanza di controllo e rapido soccorso. Per i bambini i braccioli sono d'obbligo e la balneazione è caldamente consigliata in acque molto basse.
     
  • Galleggianti - Braccioli, materassini, tavole, salvagente, canotti gonfiabili sono degli ottimi ausili ma occorre stare lontani da ostacoli come rocce acuminate e soprattutto non ci si deve allontanare troppo da riva. Anche se si possiede un ausilio per nuotare (es. un materassino) mai perdere la concentrazione o la cognizione del tempo e dello spazio.
     
  • Al largo - Mi allontanarsi troppo dall'imbarcazione dalla quale si è scesi, stare il più possibile lontano dalle eliche degli altri natanti, far notare sempre la propria presenza e posizione. Mai immergersi dsa soli, in luoghi che non si conosce o con il mare mosso.
     
  • Immersioni - Meglio indossare una maschera o degli occhialini (per poter avere una visione chiara/completa del fondale) e non rimanere troppo a lungo in apnea (oltre 30-60 secondi a seconda della propria preparazione). Per potersi immergere oltre una certa profondità è necessario invece avere il brevetto di sub, un compagno/a, un'idea di dove si vuole andare, godere di buona salute e possedere un'adeguata attrezzatura.
     
  • Specie marine - Mai disturbare le creature viventi che incontriamo, lasciare sporcizia, rifiuti o alterare la fauna marina. Nella maggior parte dei casi i pesci non sono interessati a noi e a meno che ci scambino per loro prede abituali o che le infastidiamo tenderanno ad evitarci. A scopo cautelativo è comunque interessante prendere visione delle specie più pericolose: pesci e anfibi, molluschi e piante.
     
  • Quando uscire - Dita "ondulate" e labbra blu sono i tipici segnali che il corpo ci dà per avvisarci che siamo in acqua già da un certo tempo: usciamo (in genere non conviene stare in acqua per più di 2 ore).

Oltre a queste semplici regole è importante informarsi sulle specifiche regole e consigli proposti dalla capitaneria di porto e dalla guardia costiera nonchè munirsi di medicazioni (disinfettanti, antibiotici, cerotti, garze, ecc.) e numeri di soccorso.

 


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