|
Prima di partireLa montagna è un luogo
catartico, affascinante, da amare, apprezzare e rispettare. Prendendo le
giuste precauzioni e usando la prudenza dettata dal buonsenso difficilmente
si incappa in situazioni davvero pericolose. Vediamo come prepararci prima
di affrontarla:
- Il percorso - Scegliamo solo tracciati adatti alla nostra
preparazione, valutiamo: altitudine, lunghezza del percorso, tipo di
suolo, dislivello, durata (mai arrivare a camminare al buio) presenza di
riferimenti, e luoghi di sicurezza (tappe, ripari, rifugi, ecc.); la
cosa migliore è, se sprovvisti di solida esperienza, di farsi
consigliare da guide tecniche/esperti del settore (grazie alle quali è
possibile accedere ad escursioni più sicure/intense).
- Preparazione fisica - Le condizioni fisiche devono essere
ottimali e la preparazione atletica rapportata alla difficoltà
dell'itinerario scelto; per prendere decisioni su questo aspetto è utile
affidarsi a guide, esperti o documentarsi approfonditamente su riviste
specialistiche.
- Condizioni metereologiche - In montagna il tempo può variare
molto facilmente e trovarsi in difficoltà sotto pioggia, grandine,
nebbia (scarsa visibilità) o neve non è un'ipotesi così remota;
controllare giorni prima della partenza le previsioni del tempo
specifiche per la zona; controllare ancora il meteo prima di partire e
se è il caso spostare l'esclursione.
- Attrezzatura base - Zaino tecnico da 5 litri stretto alle
spalle (da mantenere il più possibile ridotto all'essenziale), cellulare
(carico ma spento con relativi numeri di soccorso, accenderlo solo in
caso di necessità), una bussola, delle zollette di zucchero isolate, un
bastone (improvvisato o telescopico), un coltello svizzero, kway, una
cartina (scala 1:25.000 abbinata all'abilità di interpretarla), un
kit di pronto soccorso,
abbondante acqua, sacchi di plastica e un fischietto di soccorso; stiamo
su un peso che si aggiri attorno ai 15Kg.
- Attrezzatura avanzata - Premesso che molti di questi
equipaggiamenti hanno un costo elevato e sono del tutto
inutili/ingombranti se non li si sa usare, eccone alcuni: cellulare
satellitare, orologi con funzionalità avanzate, GPS, altimetro,
trasmettitori radio, corde e moschettoni di emergenza e software
escursionistici (per cellulari o PC portatili).
- Indumenti - Abiti isolanti (che tutelino la temperatura del
corpo e si asciughino rapidamente) inseriti uno dentro l'altro: felpa di
pile, calze tecniche (proteggiamo bene i piedi), scarponcini da montagna
di qualità, giacca in Gore-Tex, occhiali da sole, copricapo, guanti
tecnici e sciarpa; a seconda della stagione ci si può tuttavia vestire
di più o di meno, l'importante è insomma essere asciutti e non creare
differenze di copertura nelle varie parti del corpo (se possibile è
utile avere un cambio).
- Permanenza - Se si opta per un'escursione con permanenza sui
monti: tenda (con doppio telo e cuciture
termonastrate), sacco a pelo (tipo "mummia"), eventuale stuoino
autogonfiabile su cui dormire meglio, magari un fornellino a gas, una
torcia con più batterie, provviste sufficienti (cibi precotti, isolabili
e bevande in termos), l'occorrente per l'igiene (solo detergenti e
detersivi ecologici) e delle stoviglie.
I pericoli in cui si può incappare
La montagna offre emozioni incalcolabili, un contatto con la natura e con
se stessi senza pari ma occorre conoscerne i pericoli (spesso remoti), per
poterne fruire senza mettere in alcun modo a repentaglio la propria
integrità:
- Perdersi - Memorizzare dei punti di riferimento, mai variare
il percorso stabilito se non in base a necessità forzate o in favore di
altri sentieri "ufficiali" (valutandone comunque tempo di percorrenza in
relazione alle proprie risorse fisiche residue); a volte il cellulare,
sulle cime può avere difficoltà a prendere a causa del sovrapporsi di
segnali, cercare quindi di capire da quale parete del monte vengono
isolati quelli di disturbo (ricordiamo che il 112 funziona sempre e
gratuitamente anche senza scheda sim del cellulare); se ci si perde
cercare sempre di
scendere a valle (se capita seguendo un rio).
- Ferite/mancamenti - Le ferite vanno immediatamente medicate
(disinfettare e se necessario tamponate, steccate, ecc.); in caso di
giramenti di testa è utile ingerire subito delle zollette di zucchero
(danno energia immediata); in caso di disidratazione e mancanza di
scorte idriche:
cercare dell'acqua potabile; mantenere un passo lungo e ben disteso,
respirare profondamente con naso e bocca ma soprattutto mai spingere il
proprio fisico oltre le sue possibilità: programmare poche ma giuste
soste, non correre e mantenere l'andatura costante.
- Cautela - Evitare il più possibile sentieri pericolosi
(sassosi, ghiacciati, poco solidi o nei pressi di strapiombi); la
possibilità di essere travolti da valanghe, frane, di cadere in orridi
(o anche solo di farsi abbastanza male da non poter camminare) è da
scongiurare in tutti i modi; teniamo sempre presente che cosa del nostro
corpo/attrezzatura pesa di più e calcoliamo come sporgerci (attenzione
ad esempio ai momenti in cui si fanno fotografie).
- I fulmini - In alta montagna sono più pericolosi: fin dai
primi accenni ripararsi (senza farsi prendere dal panico) in luoghi
solidi e sicuri, evitare gli alberi isolati e liberarsi di oggetti
metallici o longilinei come bastoni; le scariche elettriche colpiscono
gli oggetti più alti/verticali, abbandonare quindi le cime e cercare di
non stare in luoghi aperti dove proprio noi siamo gli elementi più
esposti; in un insieme di alberi è meglio stare vicino (non a contatto)
degli alberi più bassi; attenzione anche all'energia residua dispersa:
cerchiamo di non toccare nulla con mani/braccia, di
restare accovacciati a piedi uniti isolati dal terreno (ad esempio con
del legno) e ben separati da altri oggetti/persone.
- Animali - Mai dare da mangiare ad animali, piccoli/grandi,
docili/aggressivi che siano (potremmo causare danni a loro e a noi
stessi). Il cibo è sempre meglio conservarlo isolato in contenitori di
plastica, le ferite immediatamente medicate onde evitare di attirare
animali di varia natura; a riguardo delle vipere va detto che attaccano
se minacciate, stiamo attenti quindi a dove mettiamo i piedi: camminiamo
lontano da rocce esposte al sole e se ne vediamo una o ne temiamo la
presenza passeggiamo con passo pesante e battiamo il bastone di fronte a
noi per permetterle di fuggire.
|